La cattolicissima Irlanda?

Sono passati ventiquattro anni da quando la Repubblica d'Irlanda ha deciso di invertire la rotta che l'aveva relegata per lunghi decenni nell'oscurantismo Cattolico più tetro.
Un lasso di tempo relativamente breve se si considera che i cambiamenti avvenuti negli anni si sono rincorsi come un'onda inarrestabile che ha invaso l'isola.
Era il 1993 quando il Senatore David Norris, dichiaratamente gay, ha deciso di spingere una legge che decriminalizzava l'omosessualità. Fino a quell'anno, chiunque era sospettato di omosessualità era punibile con il carcere e l'onnipresente condanna sociale. Migliaia di omosessuali furono costretti all'esilio volontario da una nazione che non solo li rifiutava ma li condannava nella maniera piú essenziale e feroce.
Eppure dal 1993 le cose cominciarono a cambiare. Quella legge condusse la società verso l'accettazione, verso la normalità. Nel 2010 vennero approvate le unioni civili e il 23 maggio 2015 fu approvato il matrimonio egualitario a seguito di un referendum. È importante considerare l'importanza di questo dato. Per la prima volta nella storia, il popolo ha deciso di approvare un cambiamento soc
iale che in molte nazioni non è ancora arrivato.
L'Irlanda, quindi, si è imposta negli ultimi anni come esempio mondiale in materia di diritti civili.
Ieri, un altro passo storico per l'irlanda che si sta staccando sempre di più da quel fardello odioso del passato: Leo Varadkar, figlio di un immigrato indiano, apertamente gay, viene eletto Taoiseach. Una giornata importante che sancisce, ancora una volta, la promessa di non tornare al passato
delle prigioni, dei pestaggi, delle torture alle ragazze madri, della chiesa cattolica che detta e governa sulla paura e sulla tortura fisica e psicologica.
Ieri tutti i giornali ed i media irlande
si si sono uniti per celebrare la vittoria di un 'outsider', un uomo che non avrebbe avuto posto nella nazione di vent'anni fa. Vedute politiche a parte, la conquista civile è enorme. Tutti i leader politici Irlandesi si sono stretti attorno a Varadkar, non c'è posto per la discriminazione in questi momenti.
l'Irlanda, dunque, salta un altro gradino verso il futuro.
Di vedute progressiste, Varadkar si impone come una figura forte che mira a portare la nazione ancora più avanti e a distruggere ogni residuo di discriminazione latente nei sostrati culturali più conservatori.